![]() | Quello che è successo a Seoul è gravissimo e sconvolgente. Mi ha riportato alla mente la dinamica del caso Corinaldo (AN) dalla quale tra l'altro nacque la canzone "Wasted Youth" una tragedia del 2018 (chissà se la ricordate) che ancora attende gli accertamenti delle responsabilità maggiori, quella dei proprietari e dello stesso Ente Comunale. E chissà se mai arriveranno. Solo che il caso di Seoul è ben più grave, trattandosi nei crudi numeri di una vera strage di giovani che ci dovrebbe spingere a qualche seria riflessione sulla nostra amata società occidentale (153 morti al momento in cui scrivo ma moltissime persone scomparse quindi il numero potrebbe salire e 82 feriti). Mi sforzo di scrivere ma l'impatto emotivo di quanto accaduto è ancora forte. Socialmente parlando è grave amche perché è avvenuto all'aperto per le strade, ovviamente troppo strette per accogliere una calca del genere. Evidentemente la psiche umana in certi frangenti è soggetta al panico e questo non cambia al di là di tutte le rivoluzioni tecnologiche e le tesi di evoluzione umana su base razionalistica propugnate dai peggiori filosofi/biologi della storia. |
Fatti come questi ci riportano brutalmente coi piedi per terra e ci obbligano a fare i conti con la realtà dei fatti e dei comportamenti umani. Spesso ci comportiamo come automi rispondendo a stimoli sociali di massa senza minimamente curarci delle conseguenze; a farne le spese con la vita sono soprattutto i giovani. Ma non solo perché abbiamo visto anche nel caso del Covid, quanti morti ha provocato la noncuranza e la sottovalutazione del rischio. E mi fermo qui per evitare di insultare fior di laureati, docenti, avvocatucoli e "costituzionalisti" letterali improvvisati e da bar che anteponendo il loro egocentrismo al più elementare buon senso pure a posteriori dei morti blaterano idiozie in nome di una fraintesa libertà individuale. Poi come tutti però, anche loro, versano lacrime... quando muore il gatto. Perché umani siamo e umani restiamo. Senza dimenticare che nello stesso concetto di sottovalutazione del rischio rientra ovviamente chi all'origine manipola e giochicchia coi virus e quant'altro e che stando a monte di tutto è il principale responsabile di quello che è accaduto. Se ci aggiungiamo la nonchalance con cui intraprendiamo "guerrette" ai confini dell'Europa e la nonchalance con cui cerchiamo di glissare sui numeri sconvolgenti dei morti e feriti sul lavoro... il quadro è bello e fatto: a me sembra che "la sottovalutazione del rischio" sia forse il tema principale dell'inizio di questo XXI secolo. Tornando all'origine del discorso vedremo quale sarà la "conseguenza intelligente" della società umana alla strage di Seoul. Vedremo se si limiterà ad esempio ad un grande piano edilizio per allargare le strade di Seoul e far guadagnare soldi ad un po' di architetti ed imprese edilizie. Vedremo se con quel briciolo di dignità che ci è rimasta avremo il coraggio di mandare a processo alcuni di coloro che governano la città. Ascolteremo le omelie ed ascolteremo cosa avranno da dirci i sociologi televisivi di tutto il mondo per convincerci che queste cose attengono solo ed unicamente alla fatalità. Ascolteremo in silenzio seduti in poltrona davanti ai nostri televisori di ultima generazione, aspettando invano un cambio di paradigma economico-sociale o mentale che potrebbe anche esser quello minimale di assumersi la responsabilità di dire ai giovani qualche verità anziché manipolarli e sfruttarli sistematicamente nell'interesse dei nostri adultissimi business consolidati ed in primis quelli che comportano movide di massa che ahinoi assomigliano all'accompagnamento di capi di bestiame al macello. |