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SCOMPARE PER COVID MASSIMO BERTOLUCCI A SOLI 56 ANNI
di Massimo Pierini, Lucca 21 Gennaio 2022
Lucca
ed in particolare S.Vito piangono la scomparsa di Massimo Bertolucci,
56 anni, noto attivista socio culturale, deceduto per complicazioni
dovute al Covid-19.
Massimo
aveva avuto una precedente polmonite a fine 2019 (forse già una forma
di Covid?) era stato ricoverato all'ospedale di Barga ed era guarito.
Purtroppo
questa volta si è aggravato ed è finito in terapia intensiva,
intubato al S.Luca di Lucca. Si sperava ce la potesse fare ma così non
è stato.
Pubblicista della
Nazione Lucca in giovane età, nei primi anni 80 aveva
fondato insieme a Massimo Pierini a S.Vito, la Associazione Culturale
"Impegno Nuova Gioventù"
che
in maniera completamente autogestita era riuscita a
realizzare eventi di notevole valore e di portata storica per quel
distretto, quali la Mostra Espositiva intitolata a "Stefano Bicchi" (un
amico prematuramente scomparso) il cui ricavato fu versato per la
ricerca contro il cancro. L'evento
durato 3 giorni, si svolse presso il centro sociale di S.Vito con
quadri e litografie ritoccate a mano di molti artisti Lucchesi tra i
quali Possenti e Benvenuti e bassorilievi in legno.
A chiusura della mostra ebbero luogo due concerti (in due giorni diversi) nella sala al primo piano: il
primo fu un concertino di musica classica a cui partecipò il valente
clarinettista Remo Pieri. Il secondo un concerto di una band di
rock'n'roll in stile anni '50 particolarmente gradito ai più giovani.
Il
16 e 17 Dicembre 1983 L'associazione organizzò la "Mostra del disegno
animato e del libro per ragazzi" presso le scuole Medie Chelini di
S.Vito, ottenendo pubblicazioni in prestito da molte librerie Lucchesi.
Nella
stessa data nella sala del teatro (ex Palestra) della scuola si
proiettarono film di Walt Disney con protagonisti Paperino e José
Carioca il celebre pappagallo che nei film si vede spesso fumare
il sigaro, caratteristica perlopiù assente nei fumetti.
Il
successivo 7 Gennaio la Associazione I.N.G. organizzò un
gettonatissimo concerto rock sempre alle scuole Chelini cui
parteciparono ben 7 gruppi musicali, 4 ore di musica, biglietto di
ingresso SIAE Lire 3.000.
Il concerto fu aperto dal gruppo "No Fun"
e chiuso da una formazione che vedeva alla batteria Luca Giometti noto
batterista Lucchese allievo di Tullio De Piscopo.
Nonostante la Associazione programmasse altri interessanti eventi quello fu il canto del cigno perché per
puerili invidie gli
assistenti sociali dell'epoca negarono alla Associazione di continuare
a tenere riunioni nel centro sociale. Furono tentate altre strade per
ottenere una sede ma si fece avanti solo la DC offrendo la sua sede
politica nella speranza di ottenere voti data la presa della
Associazione sul mondo giovanile in età di voto.
La
Associazione valutò la proposta ma la rifiutò in osservanza ai
propri ideali ed anche al proprio statuto che prevedeva che la
associazione rimanesse apolitica e priva di influenze.
Finita l'esperienza
associativa - il Pierini da sempre interessato alla musica,
nell'86 creò un gruppo musicale denominato Caffé Renoir nel quale per
un certo tempo militò anche il Bertolucci nelle vesti di cantante anche
se non unico in quanto la band utilizzava anche una ragazza. Il gruppo
provava nel teatrino dell'Acli di S.Vito e realizzò
alcune esibizioni lì. Era un gruppo niente male che aveva in
repertorio brani come:
Dizzy Miss Lizzy (Larry Williams/ Beatles), Hotel California (Eagles),
Isn't She Lovely (S. Wonder), ed alcuni brani italiani come
Centocinquanta stelle e Rollo & HIs Jets (De Gregori).
Nel
1988 il nuovo parroco Don Carlo Serafini li chiamò per un concerto di
inaugurazione della nuova Chiesa di S. Vito e che si tenne all'esterno
in via Bartoletti.
Durante i primi anni 2000 il
Bertolucci gestì "Rinascimento" un internet café a Lucca in Via Cesare Battisti
che divenne ben presto un centro frequentatissimo da giovani
e turisti e dette vita anche ad un giornalino con utili
informazioni sulla città.
Recentemente si era impegnato con il
meetup lucchese del movimento cinque stelle dal quale peraltro sembrava
nell'ultimo periodo essersi allontanato per dedicarsi alla sua vera
vocazione: il sociale.
Personaggio istrionico e sempre capace di
reinventarsi ma anche capace di grande coerenza il Bertolucci da poco
si era ristabilito nell'amato paese di origine - S.Vito - dove
come sempre aveva ripreso le sue iniziative sociali e culturali,
gestiva infatti il progetto "quartiere dei balocchi" dedicato ai più
piccoli e conduceva ancora una volta - collaborando con la Associazione
il Tondo - una lotta durata una vita, affinché S.Vito potesse di
nuovo avere una biblioteca civica.
RICORDI PERSONALI:
Ricordo di Massimo Bertolucci (di Massimo Pierini)
Ricordo di Massimo Bertolucci (di Sayonara Bertolucci)
S.Vito, anni 70: da sinistra: Massimo Bertolucci, Silvano di Bello, Loria, Massimo Pierini